Giro d’Italia 2026, niente crono ma il Piemonte avrà comunque due arrivi nella seconda settimana
Il gran giorno della presentazione del Giro d’Italia 2026 si avvicina e il percorso prende sempre più forma. Apparentemente ormai saltata la riproposizione della cronometro Barbaresco – Barolo (forse in funzione di una cronometro a Milano), il Piemonte mantiene comunque una posizione importante nello scacchiere disegnato da RCS Sport. Nella risalita dello Stivale verso le grandi montagne, come ci è stato confermato, ci saranno infatti due arrivi e una partenza di tappa nella regione che in questi anni si sta confermando fra le più desiderose di ciclismo, come dimostrano le rapide successioni di partenze di Giro, Tour de France e Vuelta a España.
La Corsa Rosa dovrebbe così entrare nel territorio piemontese il giovedì della seconda settimana di gara, con una tappa in provenienza dalla Liguria, probabilmente da Imperia (o provincia), mentre il giorno successivo, subito prima di un week-end molto atteso che potrebbe dare verdetti importanti per la classifica generale con la tappa valdostana e un’altra giornata di rilievo ci potrebbe essere una frazione che si svolgerà interamente in Piemonte. Secondo quanto riporta Il Panorama di Novi, l’ingresso in regione si potrebbe fare con una riproposizione al contrario della Milano-Sanremo, quindi con un possibile passaggio anche sul Passo del Turcino, che permetterebbe così di superare l’Appennino prima di un finale pianeggiante, dedicato alle ruote veloci.
Il giorno successivo la ripartenza dovrebbe essere da Alessandria a Verbania, per una frazione che nel suo complesso non dovrebbe essere a sua volta durissima, anche se la possibilità di fare qualche deviazione per andare a cercare delle asperità per il finale potrebbe esserci. Il comune di Alessandria al momento smentisce, come riporta Il Piccolo, ma i sopralluoghi ci sono stati in tutta la zona e ormai la situazione sembra sostanzialmente definita.
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